Due aggiornamenti.
Dopo che Leo è guarito, giovedì scorso, Pietro ha avuto 39.5°C di febbre il venerdì ed è pertanto tornato a casa da scuola prima. Sabato era già sfebbrato e domenica siamo pure usciti a cena (in un ristorante con una sala dove i bambini giocano guardati dalle baby sitter mentre tu ceni! Spettacolo! Leo e Pepi si sono divertiti molto, anche perché Leo non voleva saperne di dormire anche se era cotto e una volta entrato in sala giochi è rinato…).
Ebbene, in settimana si sono ammalati i miei genitori, mia mamma è pure andata in ospedale a fare una RX torace da tanto stava male. Alla fine è “solo” influenza. L’altro ieri ha preso Fabio che è diventato mostruoso (un occhio così gonfio che è chiuso, senza esagerare). Oggi non ha potuto fare a meno di andare al lavoro e ora è qui accanto a me che non respira con la sinusite e la febbre.
Ieri, per evitare il contagio, mi sono infilata nel letto di Pietro per dormire con lui (sul divano avevo freddo). A parte due risvegli (pipì e acqua), poi è stata la volta del Leo che, ultimamente, ha preso a svegliarsi verso le 3.00 e ad urlare per un’ora e mezza (vera ora e mezza) senza motivo apparente, irritato da qualunque tentativo di sedarlo, finché, inspiegabilmente, si cheta. Alle 4.30, sono venuta via dal letto di Pietro perché continuava a muoversi e non riusciva più ad addormentarsi. Mi sono rassegnata a tornare a letto con Fabio pur sapendo di andare nella tana del lupo.
Stamane, Pietro aveva 39.5°C di febbre. Volevo morire. Sono andata al lavoro e poi, oggi pomeriggio, in città per un congresso fissato da tempo. Martedì ho il mio esame. Avrei cento milioni di cose da dirvi, cento milioni di impegni che ho e di cui vorrei parlarvi, chiedervi consiglio… ma non riesco.
Prego solo di scamparla sta volta perché l’idea di ricominciare io (e il Leo) non la riesco a digerire.
Dulcis in fundo: mi ero messa in mente di sorvegliare il mio ciclo applicando il metodo sinto-termico (ne avete mai sentito parlare?) misurando la temperatura basale ogni mattina e valutando la presenza di muco cervicale in modo da conoscermi meglio e soprattutto chissà, in futuro, provare ad applicare i metodi “contraccettivi” naturali. Insomma, ci credete che per la prima volta in vita mia mi son venute le mie cose che siamo a 21 giorni di ciclo? Allora, o sono perdite intermestruali, o io non capisco che cazzo sta succedendo… Qui non c’è più niente che vada diritto!