14 gennaio 2013

Ciao ragazze, da dove partire?

E’ da prima di Natale che non scrivo più.

Un po’ perché ho perso la mano. Un po’ perché s’è rotto il tasto “o” e non ne potevo più di scrivere in quel modo. Un po’ perché il PC lo usa sempre Fabio.

Come posso ripercorrere questo mese?

Potrei partire dal Natale, per l’appunto.

Con litigio coniugale pesantissimo alla vigilia di Natale, nonostante la fantastica giornata passata insieme a Pietro. Quella mattina siamo andati al centro commerciale a vedere uno spettacolo di magia gratuito per i bimbi (bellissimo, davvero) e poi… al cinema! Per la prima volta con Pietro!

Abbiam visto Ralph Spaccatutto, meraviglioso! Pietro ha guardato il cartone per due ore filate tenendomi la manina. Gli è piaciuto un sacco. Solo quando c’era qualche scena paurosa mi diceva: “Cambia mamma, che questo non mi piace!”. E tu vagli a spiegare che non potevi…! Poi siamo andati da McDonald’s e infine a casa ad incartare gli ultimi pacchetti.

Vi risparmio le motivazioni del litigio coniugale, credo alla fine determinato dal nervosismo nell’aria (fondamentalmente mio, che temevo che da un momento all’altro Pietro trovasse tutti i regali disseminati per casa (sotto il letto, nell’armadio) e scoprisse così a 3 anni che Babbo Natale non esiste) e dall’ultimo periodo un po’ “stanco” (fondamentalmente di mio marito, che negli ultimi mesi sta lavorando tantissimo anche da casa e col quale faccio prima a comunicare via mail che a parole…).

Natale un po’ triste, insomma, perché anche il giorno dopo avevo un magone…

La sera abbiamo preparato latte e biscotti per Gesù bambino e le renne e vino per Babbo Natale.

Pensavo si sarebbero svegliati alle 6.00, invece alle 9.00 dormivano ancora e, quando abbiamo svegliato Pietro, manco si ricordava che fosse Natale. Siccome Leo distrugge l’albero, quest’anno lo abbiamo lasciato fuori dalla porta (l’albero, non Leo!), sul pianerottolo e così Pietro è corso fuori di casa a vedere se i regali fossero lì, non accorgendosi nemmeno che l’albero era stato magicamente tratto in casa.

Quando ha corso in pigiama verso il ballatoio sono intervenuta io: “Pietro, caro, guarda che mi sa che è più probabile che i regali siano in casa!”. Tornato dentro finalmente s’è accorto dell’albero in soggiorno sotto cui scintillavano decine di pacchetti. Ne hanno fatto una pelle quest’anno!

Anche Leo s’è divertito un mucchio, con un Babbo Natale musicale (che hanno già distrutto)!

Vestitini, macchinine, cane finto che fa la cacca (in realtà s’è costipato al primo tentativo dopo che lo abbiamo rimpinzato di “pappa” – tipo pongo), dinosauri, libri, giochi a incastri, una bambola (finalmente, ovviamente sponsorizzata dalla mamma!)… insomma chi più ne ha più ne metta!

Ovviamente ogni mattina che fa Dio, al risveglio mi chiede: “Quando sarà Natale ancora? Quando tornano i regali?”

E io, pazientemente: “Tra 12 mesi, amore!”

E lui: “Evviva!”

Beata gioventù…

L’ultimo dell’anno mega cenone a casa nostra con altre tre coppie per un totale di cinque bambini urlanti tra 3 e 5 anni (più il Leo che è crollato alle 20.00 nel lettino da campeggio messo in camera mia per consentire agli altri di massacrarsi liberamente in cameretta e che ci ha così permesso di terminare la cena per poi brindare a mezzanotte, salvo svegliarsi all’una e mezza, quando finalmente mi stavo addormentando io).

Anche la Befana ha portato dolcetti vari e un nuovo paio di guantini, dopo che il papà ha aspirato all’autolavaggio l’ultimo paio (che aveva due settimane di vita). Ovviamente quando ha cominciato con: “Quando torna la Befana?” ho tagliato la testa al toro: “Dai, che a maggio fai il compleanno!”

“Evviva!”

E morta lì.

Sabato scorso siamo andati ad una festa di compleanno (dopo mattinata in centro, pranzo, gita dal cugino e successiva cena dalla nonna). La festa è durata dalle 15.30 alle 19.00 (e siamo poi ripartiti direttamente da lì alla volta della casa della nonna, più morti che vivi).

Praticamente c’è una struttura che affittano e si può anche pagare per l’intrattenimento. I prezzi non li so ancora, ma mi sembra una buona idea per i nostri compleanni! In sostanza c’era un tipo che ha fatto intrattenimento coi bimbi che si sono divertiti moltissimo (ma a noi non serve credo, no?), hanno fatto giochi e sono stati rapiti per tre ore (Leo, che era il più piccolo, compreso). Sono stati bravissimi entrambi, era una meraviglia vederli pendere dalle labbra del ragazzo!

E’ stato emozionante andare ad un compleanno, era la prima volta che ci succedeva!

Ora faccio pausa, le altre cose cercherò di dirvele mano a mano trovando il tempo.

Da gennaio non sono più in reparto, bensì in ambulatorio e in dialisi peritoneale (altro ambulatorio).

In questo mese devo anche preparare l’esame per accedere all’ultimo anno della Scuola di Specialità!

Sarà dura, ma farò del mio meglio!

Un bacio a tutti

PS Pietro malato (ovviamente) con tosse e febbre da ieri. I vostri come stanno?

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