Centinaia le cose che vorrei scrivere. Non possibile farlo come vorrei.
Di quello che vi sto per dire non parlavo perché mi sembrava poco carino, soprattutto nei confronti della nostra amica gemellare, che, davvero, non so come faccia, ma che reputo troppo una grande. Alla fine però credo valga la tesi del “mal comune mezzo gaudio”. E poi, non ce la facevo più.
Son giorni (o meglio notti) in cui Leo si sveglia anche nove volte per notte. E la cosa mi sta snervando parecchio. Facendo una premessa, non ho mai visto un bambino crivellato dalle zanzare come Leonardo. Nonostante Autan, Citronella e chi più ne ha più ne metta… è pieno di morsicature. In testa, sui piedi, le mani… dappertutto. Ha anche i linfonodi grossi sul coppino (secondo me reattivi alle punture in faccia). E credo possa dipendere da questo. Io non sono molto amata dalle zanzare, ma ieri in ospedale mi hanno punto in due e tuttora, a ventiquattro ore di distanza, mi prudono da morire. Mi domando come faccia lui. Morale. Va a letto con il lattino tiepido alle 21.00. E di solito dorme bene fino a mezzanotte circa. Poi cominciano i risvegli. Mezzanotte, mezzanotte e mezza, 1.30, 2.00, 3.30, 4.00, 4.30, 6.00, 7.00…
Io vi giuro che sto impazzendo. Perché magari si tratta solo del ciuccio da mettergli in bocca, magari gli faccio una camomilla oppure gli do acqua normale. A volte rifaccio il latte. Quello che mi uccide è che io torno a letto e mi riaddormento (anche se un paio di notti stavo per ripiombare nel dramma del “non riaddormentamento”) e dopo 20 minuti quello ricomincia a piangere.
Quello che proprio secondo me fa ucire di senno è questo continuo “addormento-sveglio” che ti porta a perdere i nervi. Una mattina ho detto a Fabio di far qualcosa lui che non sapevo più che fare – e lo dicevo mentre scalciavo modello Mondaini nel letto e mi strappavo i capelli – (lui non si alza mai e quando l’ha fatto è stato inutile: non conosce le posizioni in cui metterlo, se sputa il latte dice subito che non lo vuole e non riprova a darglielo…).
Sì perché non è che Leo si sveglia e basta. Lo trovi carponi che gattona contro la spondina del lettino con la bocca sul materasso che attutisce mentre urla. Oppure in piedi attaccato alle sbarre. Proprio incazzato. E’ da qui che dico che sono le zanzare che lo martoriano. Ho provato a mettere una zanzariera, ma nonostante l’elastico, stanotte l’aveva strappata tutta. Di buono c’è solo che Pietro non si sveglia più (gufata), neanche quando Leo urla della grossa, neanche quando lo lascio piangere nella (vana) speranza che si riaddormenti da solo.
La baby sitter arriva alle 7.30 e io mi sento strana, a volte arriva che sono in pigiama e faccio colazione. I bimbi si svegliano immancabilmente quando mi alzo io anche se sono assolutamente silenziosissima. Per cui si può dire che comincia a lavorare che io ancora sono in pigiama e fa strano perché mi sembra brutto che, appena svegli, io li piazzi con la baby, ma d’altra parte ora che cambio uno, preparo il latte, porto Pietro a far pipì (in realtà ora va da solo senza problemi a parte quando si incastrano le mutande mentre le srotola), gli propongo la colazione… insomma, se lei non fosse a casa, come accadeva prima, io uscirei molto dopo…
Al lavoro mi dicono tutti come faccio a essere così “fresca”, che non dormo un cazzo. Io non lo so come sia possibile. Mi sembra di aver un alter ego notturno. Sabato ho fatto guardia e stavo da dio. Ho studiato, ho fatto il giro in dialisi, ho attaccato dei pazienti alle macchine, ho montato io le macchine…insomma, mi sono concessa tante piccole cose. Mi sembrava di essere in ferie. Al lavoro! Ma vi rendete conto?
Domenica intensa, con piscina, cena fuori… Sono contenta dei miei bimbi. Qualcuno mi dice che sono serena. Mah. Sono contenta di loro. Pietro ogni tanto sarebbe da chiudere nello sgabuzzino e buttar via la chiave. Ma è proprio in gamba. Ieri ho scoperto che sa pure giocare a rubamazzetto! Forse, impercettibilmente, sta diventando più bravo con Leo (anche perché comincia a prendersi tirate di capelli e graffi che, sebbene involontari, sono dolorosi!). Leo è rognosetto. Uscito un altro dentino il 7 agosto, incisivo inferiore sinistro. Non provo avversione nei suoi confronti, tranne di notte, dopo i sei risvegli o quando mi fa la tripletta in un’ora. Avversione la provo con Pietro quando gli fa male, ma di questo ho già parlato.
Comunque ho la certezza che avere una bambina sarebbe stato diverso.
Non solo la nostra amica con due figlie, nonostante i suoi trip latte (non vedo l’ora che inizi lo svezzamento anche per lei!) credo ammetterà che la pandorina è proprio “tranquilla” (ma non entriamo nei dettagli che non si sa mai), come la sorella. Non solo l’amica che ha avuto un maschio per secondo dice che “è un altro paio di maniche” rispetto alla sorella. Ma persino la nostra gemellare mi ha detto che, della progenie (tre figli in totale), la principessina è senza dubbio “tutta un’altra cosa”.
Cosa concludere?
- Chi ha avuto una bimba non può capire davvero certe cose (come io non posso capirle di lei)
- Amica 1: sei stata fortunata
- Amica 2: sei iperfortunata, che hai i mezzi di paragone
- Amica 3, sei fortunatissima, potevano essere tre maschi
- Io, naturalmente molto fortunata, come potrò osare, in un lontano futuro di avere un altro bimbo (che sarà ovviamente, maschio?)