Non ce la siamo sentiti di chiedere alle nonne di tenere SG di notte. E così, mentre marito e amici andavano in trasferta a Roma a vedere il concerto di Venditti e De Gregori, regalo di Natale del 2019, prima che la pandemia costringesse a svariati rinvii, sono rimasta a casa con il bimbo (rifiutandomi di portarlo con noi all’Olimpico, proposta da Telefono Azzurro avanzata da Fabio).
Le notti, in effetti, non danno segno di miglioramento. A parte che, se si sgarra una sera, la paghi per due giorni, ma questo dovrebbe essere noto a me, pluripara attempata. Come ad esempio quando siamo stati alla Festa Sarda, dove Santiago si è rifiutato di dormire nonostante scarrozzamenti vari per tutto il parco e ninne nanne reiterate. Rincasati a mezzanotte, poi per due giorni non ha voluto saperne di addormentarsi prima delle 23.00. Ma, trasgressioni culinarie a parte, anche quando il bimbo, come da scheda programmatica, va a letto alle 21.00, si sveglia ancora plurime volte.