In effetti una novità c’è stata! Un amico poliziotto s’è accorto che nella banca dati delle auto rubate della Polizia dello Stato non è presente la targa della mia!
Ho telefonato in caserma ieri: “Ah, signora, è vero! Mi scusi, cose che succedono!”
E io, al carabiniere: “Ma ragazzi, adesso questo però mi è scappato in Romania!”
“Signora, insomma, le ho già detto che adesso provvedo! Guardi che non è che ci mettiamo a cercare le macchine! Semplicemente le fermiamo e, se sono segnalate, le identifichiamo…!”
“Appunto, SE sono segnalate!”
Insomma, ero io a stare male ieri sera. Cioè, cazzo, non è possibile! IO, che ero qui ad aspettare che mi chiamassero, devo avvisare LORO per ricordargli di mettere la mia nell’elenco delle auto rubate! Ma si può! E oggi, ancora niente, non era ancora nella lista! Ha dovuto richiamare il mio amico poliziotto! Insomma, ormai chissà dove cavolo è finita!
Amica, ti ringrazio per la mail! Non so cosa avresti voluto scrivere che non hai scritto, ma quello che hai messo giù era perfetto. Hai colto nel segno, su tutta la linea. Anche interpretando bene, secondo me, i sentimenti contrastanti di Fabio. Che alla fine è un bravo cristo. E oggi è venuto a casa proponendomi una serie di auto usate che ha visto con un suo amico da un concessionario…
La mia amica Francesca, che ha appena partorito, mi ha prestato la sua Punto che sto mettendo nel parcheggio a pagamento a 2.60 euro al giorno e il cui libretto tengo in borsa (mi sento una scema, ma tant’è)… Per fortuna ci sono gli amici!
Oggi Pietro è partito con i miei per il mare. E’ stato emozionante salutarlo stamattina. E oggi lo pensavo e mi veniva il magone, strano, non l’avrei detto. Oggi pomeriggio, dopo il lavoro, siamo stati al parchetto io e Leo, gli ho comprato le caramelle gommose all’oratorio, gli ho fatto il bagnetto da solo, la pappa, ho giocato interamente dedicata a lui e ora, come tutte le sere alle 20.15, nanna. Con la piccola differenza che Pietro non c’è e siamo liberi. Pazzesco: non ricordavo cosa volesse dire avere un figlio solo! Intanto mi godo un po’ il piccolino. Che a ben pensarci, sta sempre a giocare col fratello e mai con la mamma (proprio due infanzie diverse!).
Sulla faccenda del salutare, anche Leo saluta tutti a prescindere. Pietro abbastanza. Però ci sono determinate persone che secondo me un po’ teme o gli stanno antipatiche, che fa fatica a salutare. Tipo il portinaio (che lo minaccia sempre di scambiare Leo con una delle sue figlie). O qualche condomino.
Per rispondere a voi, non ne farei una malattia: poi si sa, più ci teniamo, più fanno il contrario! Io mi limito a dirgli ad alta voce di salutare, che è cattiva educazione non farlo, in modo che mi senta anche il non-salutato. Poi semmai glielo rispiego in separata sede, ma senza esagerare…